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NUOVI FARMACI
E NUOVE TERAPIE PER EPATITE CRONICA B ED EPATITE CRONICA C (M. Piazza)
TERAPIA
EPATITE CRONICA B
Nell’ultimo anno non vi sono stati significativi progressi in tema di terapia dell’epatite cronica B. Gli ultimi dati confermano la eccellente efficacia e tollerabilità di Tenofovir ed Entecavir nel lungo periodo. Per una trattazione dell’argomento si consiglia di leggere quanto riportato nelle “News: Anno 2010 - Nuovi Farmaci e Nuove Terapie per Epatite Cronica B ed Epatite Cronica C (clicca per aprire)“
TERAPIA
EPATITE CRONICA C
Nuovi
farmaci, Boceprevir e Telaprevir segnano l’inizio di una nuova era per la
terapia dell’epatite cronica C.
Sono stati di recente presentati i dati relativi a 4
studi di grandi dimensioni che hanno utilizzato i nuovi inibitori della
proteasi di HCV (Boceprevir e Telaprevir) in associazione a PEG-IFN e Ribavirina.
Tali studi sono registrativi cioè volti a valutare la efficacia e la tollerabilità
dei farmaci in un elevato numero di soggetti al fine della eventuale registrazione
e commercializzazione degli stessi da parte delle autorità regolatorie.
STUDI
CON BOCEPREVIR
1) Lo
studio SPRINT-2 (1) ha
valutato la efficacia e tollerabilità di Boceprevir in 1097 pazienti affetti da
epatite cronica da virus C genotipo 1 mai trattati in precedenza con farmaci
antivirali. Tali soggetti sono stati randomizzati in 3 bracci:
·
BRACCIO 1: PEG-IFN alfa 2b + Ribavirina
per 4 settimane seguiti da triplice terapia (Boceprevir, PEG-IFN e ribavirina)
per altre 24-44 settimane (la durata di tale periodo veniva stabilita individualmente
sulla base del tempo impiegato dal soggetto per negativizzare HCV-RNA) [1]
·
BRACCIO 2: PEG-IFN alfa 2b + Ribavirina
per 4 settimane seguiti da triplice terapia (Boceprevir, PEG-IFN e ribavirina) per
altre 44 settimane
·
BRACCIO 3: PEG-IFN alfa 2b + Ribavirina
per 48 settimane (attuale standard of
care).
I pazienti di qualsiasi braccio che
presentavano HCV-RNA ancora positivo alla 24a
settimana interrompevano il trattamento.
Il Boceprevir veniva somministrato alla
dose di 800 mg tre volte al giorno. L’efficacia nei bracci 1 e 2 (che
ricevevano Boceprevir, PEG-IFN e Ribavirina) era significativamente maggiore rispetto
al braccio 3 (che riceveva solo PEG-IFN + Ribavirina): la risposta virologica
sostenuta era 67% nel braccio 1, 68% nel braccio 2 e 40% nel braccio
3 [2].
Per quanto concerne la tollerabilità, gli
eventi avversi severi si verificavano nell’11-12% nei bracci contenenti
Boceprevir rispetto al 9% nel braccio controllo. Le interruzioni per eventi
avversi avvenivano in misura simile tra i pazienti che ricevevano Boceprevir
(12-16%) e quelli del braccio controllo (16%).Gli eventi avversi che si
verificavano più frequentemente nei pazienti trattati con Boceprevir rispetto ai
coloro che non ricevevano tale farmaco erano una maggiore anemizzazione (che
comportava una più frequente riduzione della dose di ribavirina ed un maggiore
utilizzo di eritropoietina) e la disgeusia, cioè l’alterazione del gusto.
2) Lo
studio RESPOND-2 (2)
ha arruolato 403 pazienti affetti da epatite cronica da virus C già
precedentemente trattati senza successo con PEG-IFN + Ribavirina. Tali soggetti
sono stati randomizzati in 3 bracci:
·
BRACCIO 1: PEG-IFN alfa 2b + Ribavirina
per 4 settimane seguiti da triplice terapia (Boceprevir, PEG-IFN e ribavirina)
per altre 32-44 settimane (la durata di tale periodo veniva
stabilita sulla base del tempo impiegato per negativizzare HCV-RNA) [3]
·
BRACCIO 2: PEG-IFN alfa 2b + Ribavirina
per 4 settimane seguiti da triplice terapia per altre 44 settimane
·
BRACCIO 3: PEG-IFN alfa 2b + Ribavirina
per 48 settimane.
I pazienti di qualsiasi braccio che
presentavano HCV-RNA ancora positivo alla 12a
settimana interrompevano il trattamento.
La
percentuale di risposta virologica sostenuta era significativamente maggiore
per i pazienti che ricevevano Boceprevir (59% nel braccio 1, 67% nel braccio 2)
rispetto a quelli del braccio 3 trattati con solo PEG-IFN + Ribavirina[4]
(21%).
In
dettaglio i pazienti non-responder
al precedente trattamento presentavano percentuali di risposta virologica
sostenuta maggiori nei bracci contenenti Boceprevir (40% nel braccio
1, 52% nel braccio 2) rispetto a quelli del braccio 3 (7%) trattati
solo con PEG-IFN + Ribavirina. I soggetti relapser al precedente trattamento mostravano percentuali di
risposta virologica sostenuta maggiori nei bracci contenenti Boceprevir (69%
nel braccio 1 e 75% nel braccio 2) rispetto al braccio 3 (29%)
trattato solo con PEG-IFN + Ribavirina.
Anche in questo studio i pazienti
trattati con Boceprevir + PEG-IFN + Ribavirina mostravano una maggiore
anemizzazione e una più frequente disgeusia rispetto a quelli trattati solo con
PEG-IFN + Ribavirina. Le interruzioni per eventi avversi avvenivano nell’8-12%
nei pazienti che ricevevano Boceprevir e nel 3% dei pazienti trattati con solo
PEG-IFN + Ribavirina.
I due studi su descritti possono essere sintetizzati come
segue:
- Nei
pazienti con epatite cronica C, mai trattati con antivirali – genotipo 1, il
trattamento con PEG-IFN alfa 2b + Ribavirina per 4 settimane seguito da
triplice terapia (PEG-IFN alfa 2b + Ribavirina + Boceprevir) per altre 24-44
settimane è associato a probabilità di risposta virologica sostenuta maggiori
rispetto alla duplice terapia (PEG-IFN alfa 2b + Ribavirina) somministrata per
le canoniche 48 settimane. I soggetti che presentano negativizzazione precoce
dell’HCV-RNA (alla ottava settimana di terapia) possono ridurre il periodo di
trattamento a 28 settimane totali senza che decresca la probabilità di ottenere
risposta virologica sostenuta.
- Nei
pazienti che hanno già praticato terapia con PEG-IFN + Ribavirina senza
ottenere una risposta virologica sostenuta il trattamento con PEG-IFN alfa 2b +
Ribavirina per 4 settimane seguito da triplice terapia (PEG-IFN alfa 2b +
Ribavirina + Boceprevir) per altre 32-44 settimane è associato a probabilità di
risposta virologica sostenuta di gran lunga maggiori rispetto alla duplice
terapia (PEG-IFN alfa 2b + Ribavirina) somministrata per 48 settimane. Sulla base
della negativizzazione precoce dell’HCV-RNA (alla ottava settimana di terapia) è
possibile ridurre il periodo di trattamento a 36 settimane totali con una lieve
riduzione della probabilità di ottenere una risposta virologica sostenuta.
- Utilizzando
la triplice terapia vi è un aumento degli eventi avversi (maggiore
anemizzazione e disgeusia) rispetto alla classica terapia con PEG-IFN +
Ribavirina.
STUDI
CON TELAPREVIR
1) Lo
studio ADVANCE (3)
ha valutato la efficacia e tollerabilità di Telaprevir in 1088 pazienti affetti
da epatite cronica da virus C genotipo 1 mai trattati in precedenza con farmaci
antivirali. Tali soggetti sono stati randomizzati in 3 bracci:
·
BRACCIO 1: PEG-IFN alfa 2a + Ribavirina +
Telaprevir per 12 settimane seguiti da PEG-IFN alfa 2a + Ribavirina per altre
12 settimane seguiti da un eventuale altro periodo di 24 settimane di PEG-IFN
alfa2a + Ribavirina[5]
·
BRACCIO 2: PEG-IFN alfa 2a + Ribavirina
+ Telaprevir per 8 settimane seguiti da PEG-IFN alfa 2a + Ribavirina per altre
16 settimane seguiti da un eventuale altro periodo di 24 settimane di PEG-IFN
alfa2a + Ribavirina5
·
BRACCIO 3: PEG-IFN alfa 2a + Ribavirina
per 48 settimane (attuale standard
of care).
Il Telaprevir veniva somministrato alla
dose di 750 mg tre volte al giorno. Quasi il 60% dei pazienti trattati con
Telaprevir presentava HCV-RNA negativo alle settimane 4 e 12 e pertanto
riceveva un trattamento abbreviato.
L’efficacia nei bracci 1 e 2 (che
ricevevano Telaprevir, PEG-IFN e Ribavirina) era significativamente maggiore rispetto
al braccio 3 (che riceveva solo PEG-IFN + Ribavirina): la risposta
virologica sostenuta era 75% nel braccio 1, 69% nel braccio 2[6] e 44%
nel braccio 3. Gli eventi avversi che si verificavano più frequentemente
nei pazienti trattati con Telaprevir (oltre a PEG-IFN + Ribavirina) rispetto a
coloro che non ricevevano tale farmaco (cioè trattati solo con PEG-IFN +
RIbavirina) erano un rash cutaneo di tipo eczematoso, prurito, nausea, diarrea
ed una maggiore anemizzazione. L’interruzione per eventi avversi avveniva nel
7-8% nei bracci contenenti Telaprevir e nel 4% del braccio controllo.
2) Lo
studio ILLUMINATE (4)
ha valutato l’efficacia e la tollerabilità di un regime abbreviato di
trattamento con l’utilizzo di Telaprevir, PEG-IFN alfa2a e ribavirina. Sono
stati arruolati 540 pazienti con epatite cronica da virus C genotipo 1 mai trattati
in precedenza con farmaci antivirali. Tutti i pazienti venivano trattati con
Telaprevir + PEG-IFNalfa2a + Ribavirina per le prime 12 settimane e con
PEG-IFNalfa2a + Ribavirina per altre 12 settimane[7]
dopo di che si venivano a costituire 3 gruppi:
·
GRUPPO 1: Pazienti che alla quarta o
dodicesima settimana erano HCV-RNA positivi e continuavano PEG-IFN + Ribavirina
per altre 24 settimane (48 settimane totali).
I pazienti che alla quarta e dodicesima
settimana erano HCV-RNA negativi (65%) venivano randomizzati in due gruppi:
·
GRUPPO 2: Non facevano più alcuna
terapia
·
GRUPPO 3: Continuavano PEG-IFN +
Ribavirina per altre 24 settimane (48 settimane totali).
Avevamo quindi 3 gruppi in ciascuno dei
quali la risposta virologica sostenuta è stata:
GRUPPO 1: 64%
GRUPPO 2: 88%
GRUPPO 3: 92%
La differenza tra il gruppo 2 e 3 non è
significativa.
Le sospensioni per eventi avversi si
verificavano nel 17% dei casi ed avvenivano più frequentemente nei pazienti che
ricevevano 48 settimane totali di trattamento.
I due studi su descritti possono essere sintetizzati come
segue:
- Nei
pazienti con epatite cronica C, mai trattati con antivirali – genotipo 1, il
trattamento con PEG-IFN alfa 2a + Ribavirina + Telaprevir per 8-12 settimane seguito
da PEG-IFNalfa2a + Ribavirina fino ad un totale di 24-48 settimane è associato
a probabilità di risposta virologica sostenuta maggiori rispetto alla duplice
terapia (PEG-IFN alfa 2a + Ribavirina) somministrata per le canoniche 48
settimane. Nella maggior parte dei pazienti si ottiene una negativizzazione
dell’HCV-RNA alla quarta ed alla dodicesima settimana di trattamento ed in tali
casi si può ridurre il periodo di trattamento a 24 settimane totali senza che
diminuisca la probabilità di ottenere risposta virologica sostenuta.
- Utilizzando
la triplice terapia comprendente Telaprevir vi è un aumento degli eventi
avversi (soprattutto rash, maggiore anemizzazione e sintomi gastrointestinali)
rispetto alla classica terapia con PEG-IFN + Ribavirina. Il regime abbreviato
di trattamento (24 settimane totali) si associa a meno eventi avversi rispetto
a quanto si osserva trattando i pazienti per 48 settimane totali.
CONSIDERAZIONI
CONCLUSIVE
Nuovi
farmaci, Boceprevir e Telaprevir segnano l’inizio di una nuova era per la
terapia dell’epatite cronica C ferma da tanti anni alla duplice terapia con
PEG-IFN + Ribavirina.
Pazienti
mai trattati con antivirali (naive)
Sia Boceprevir che Telaprevir, associati alla
terapia con PEG-IFN + Ribavirina nei pazienti con genotipo 1 di HCV mai
trattati con antivirali consentono di ottenere percentuali di risposta
sostenuta del 67-75%, risultati nettamente migliori rispetto all’attuale standard of care (40-44%). Nella maggior parte dei casi tali brillanti risultati
possono essere ottenuti anche abbreviando il periodo di trattamento a 24-28
settimane totali.
Pazienti
nei quali la terapia ha fallito (non-responder o relapser)
Anche per i pazienti non-responder o relapser
ad un precedente ciclo di PEG-IFN + Ribavirina, sia Boceprevir che Telaprevir
associati alla terapia con PEG-IFN + Ribavirina consentono risultati di gran
lunga migliori (risposta virologica sostenuta nei non responder: 40-50%;
nei relapser: 60-70%) rispetto ad un ritrattamento con solo PEG-IFN + Ribavirina
(risposta virologica sostenuta 7-18%). Vedi anche “News: Anno
2010 - Nuovi Farmaci e Nuove Terapie per Epatite Cronica B ed Epatite Cronica C (clicca per aprire)“ (1-6).
Tali nuove terapie sono associate ad un aumento degli
eventi avversi (soprattutto rash per Telaprevir e anemizzazione per
Boceprevir). Per tale motivo la gestione delle nuove terapie dovrà avvenire in
ambienti altamente qualificati con supporti multispecialistici così da poter
gestire gli eventi avversi nel miglior modo possibile, ricorrendo laddove
necessario a farmaci per il loro trattamento e riservando l’interruzione della
terapia antivirale solo ai casi più gravi.
Anche con i nuovi farmaci permangono alcune zone d’ombre.
Ad esempio gli studi su descritti sono focalizzati esclusivamente sui pazienti
con genotipo 1 di HCV. Come gestire allora i pazienti con genotipo 2 o 3 che
non sempre guariscono con la classica duplice terapia? Per quanto concerne i pazienti con cirrosi da virus C scompensati, le nuove terapie non trovano applicazione a causa
della necessità di utilizzare anche l’interferone. Come è ampiamente accettato
nei pazienti con cirrosi da virus C scompensati, tale farmaco è
controindicato.
Nell’attesa che altri passi vengano compiuti, auspichiamo
che i nuovi farmaci vengano messi in commercio al più presto per poter dare
speranze concrete a tanti pazienti affetti da epatite cronica C che da almeno
12 anni attendono un determinante progresso nella terapia di questa
malattia.
Bibliografia
1) Poordad
F, McCone J, Bacon BR, et al. Boceprevir
combined with peginterferon alfa-2b/ribavirin for treatment-naive patients with
HCV genotype 1: SPRINT-2 final results. AASLD Meeting. 29 Ottobre – 2 Novembre
2010.
2) Bacon BR, Gordon SC, Lawitz E, et al. HCV RESPOND-2
final results: High sustained virologic response among genotype 1 previous
non-responders and relapsers to peginterferon/ribavirin when re-treated with
boceprevir plus PEGINTRON (peginterferon alfa-2b)/ribavirin. AASLD
Meeting. 29 Ottobre – 2 Novembre 2010.
Boston, Massachusetts. Abstract 216.
3) Jacobson IM, McHutchison JG, Dusheiko GM, et al. Telaprevir in combination with peginterferon and
ribavirin in genotype 1 HCV treatment-naive patients: final results of phase 3
ADVANCE study. AASLD Meeting. 29 Ottobre – 2 Novembre 2010. Boston, Massachusetts. Abstract
211.
4)
Sherman KE, Flamm SL,
Afdhal NH, et al. Telaprevir in combination with peginterferon alfa2a and ribavirin
for 24 or 48 weeks in treatment-naïve genotype 1 HCV patients who achieved an
extended rapid viral response: Final results of phase 3 ILLUMINATE Study. AASLD
Meeting. 29 Ottobre – 2 Novembre 2010.
Boston, Massachusetts. Abstract LB2.
5) McHutchison JG, Manns MP, Muir AJ,et al. Telaprevir for previously treated chronic HCV infection. N Engl J Med.
2010; 362: 1292-1303.
6) Toyoda H, Kumada T, Kiriyama S, et al. Outcome in partial early virologic responders to combination therapy
with peginterferon and ribavirin in patients infected with hepatitis C virus
genotype 1b. J Med Virol 2011; 83: 101-107.
[1] I
pazienti che presentavano HCV-RNA negativo alla ottava settimana di trattamento
ricevevano solo 24 settimane di triplice terapia mentre quelli che presentavano
HCV-RNA positivo alla ottava settimana continuavano la triplice terapia per 44
settimane.
[2] I dati
riportati per tutti i 3 bracci di questo studio si riferiscono ai pazienti di
razza non nera.
[3] I
pazienti che presentavano HCV-RNA negativo alla ottava settimana di trattamento
ricevevano solo 32 settimane di triplice terapia mentre
quelli che presentavano HCV-RNA positivo alla ottava settimana continuavano la
triplice terapia per 44 settimane.
[4] I pazienti che a 4 settimane presentavano decremento di HCV-RNA di meno di
un logaritmo mostravano risposta sostenuta nel 33-34% nei bracci contenenti
Boceprevir e in nessun caso nel braccio controllo.
[5] Solo i
pazienti che mostravano negativizzazione di HCV-RNA alla quarta ed alla
dodicesima settimana sospendevano la terapia dopo 24 settimane totali, mentre
coloro che mostravano HCV-RNA positivo alla quarta o alla dodicesima settimana
continuavano PEG-IFN alfa2a + Ribavirina fino a 48 settimane totali.
I pazienti che alla quarta settimana presentavano una viremia
maggiore di 1000 UI/mL sospendevano Telaprevir e continuavano solo PEG-IFN +
Ribavirina. I pazienti che presentavano un decremento di viremia di meno di 2
logaritimi alla dodicesima settimana o HCV-RNA ancora positivo nelle settimane
24-40 sospendevano tutti i farmaci.
[6] La
differenza del 6% tra i due bracci contenenti Telaprevir non è statisticamente
significativa.
[7] I
pazienti che alla
quarta settimana presentavano una viremia maggiore di 1000 UI/mL sospendevano
Telaprevir e continuavano solo PEG-IFN + Ribavirina. I pazienti che
presentavano un decremento di viremia di meno di 2 logaritimi alla dodicesima
settimana o HCV-RNA ancora positivo nelle settimane 24-36 sospendevano tutti i
farmaci.